AGAIN
Ho uno stiramento dell'adduttore, fatto mentre rincorrevo Isi per le scale: decisamente non sono un ghepardo e nemmeno una gazzella, poi ho anche una certa età. Il menisco è in tilt, uso il tutore al momento, poi si vedrà. Sto ore al telefono fra chat e chiamate, la casa fa piuttosto schifo, ma decido che è tempo di preparare l'albero; mio marito brontola, si affanna e mi porta il tutto, che non è tutto, perché mancano decorazioni. Si potrebbe scrivere un thriller sulle palline natalizie che spariscono ogni anno. Lui, il compagno, da consigli, ma il suo senso estetico non è dei migliori. Il mio è discreto, ma pecco in manualità, sono ipercritica e non mi piace quello che vedo. Sono al cell con mia cugina, guardo il risultato commentando e mentre parlo, insultando il mondo intorno a me, va beh, mi conosce e non ci fa caso, riesco a cercare nuove decorazioni su Amazon e ordinarle. Vendono anche deodoranti al profumo di abete da spruzzare sui rami finti: cerco di ricordare il profumo di un abete, penso ai boschi sestolesi e temo che in vendita ci sia una sorta di Vicks Vaporub spray. Decoro anche minimamente il portichetto, un amen allo scheletro del mio adorato benjamim, che mi ha lasciato dopo anni, porto il mix di frutta secca al merlo che ha deciso di vivere nel mio giardino. Continua, incessante, il sottofondo musicale di Locasciulli e Capossela: in questi giorni va così, anche se non rinuncio alla chitarra di David Gilmour e alla voce di Cohen. Si infila poi la voce struggente di Pino Daniele, remix postumo, Again. Da senso a tutto. È tornato ancora Natale, per le strade e nelle case, again.
"...Quell'amore assoluto
Fatto di uno sguardo che ti cambia la vita
Che dà un nome alle cose e alla gente
E ricomincia ancora
On the road again..."