Mi alzo, accompagno la terrier in cortile e ce la lascio. Sosta nel bagnetto di servizio, dove ho uno specchio che amo, perché mentendo spüduratamente, rimanda una figura longilinea, che si sa non mi appartiene, ma per quei secondi mi rende una donna magramente serena. Stamattina però riflette anche la massa incolta dei miei capelli che non hanno ancora deciso cosa essere, ne ricci, ne dritti, sicuramente sparati, styling Maga Magò. Va beh, chissenefrega, pettinata veloce, colazione condivisa, tentativo di movimento rotatorio della spalla, riuscito senza eccessivo dolore, leggera vertigine, ma il Vertiserc sta facendo il suo lavoro, quindi un po' di pazienza e sarò a posto. Apro FB e guardo gli aggiornamenti, prima di passare alla rassegna stampa: pubblicità di Amazon di un prodotto per capelli che non conosco. Il GF di Zuckerberg ha colpito ancora, devo vedere di cosa si tratta immediatamente, ma invece per poterlo fare bisogna prima accedere alla pagina di una influencer. Sto ca##o, mi sento dire, in modo assai poco femminile: l'unico che seguo per i consigli d'uso è Aranzulla, figuriamoci. Non clicco il like, non seguo, passo dunque
Influencer? La Treccani cita: "Personaggio di successo, popolare nei social network e in generale molto seguìto dai media, che è in grado di influire sui comportamenti e sulle scelte di un determinato pubblico". Quel determinato, definisce ciò, che ai tempi dei miei poveri antichi studi pubblicitari, si chiamava mente facilmente influenzabile. Tutto un triste gioco intorno a una sola parola
Devo acquistare prodotti per i capelli, ma mi lascerò guidare dall'esperienza pluriennale di una parrucchiera, piuttosto che da una tipa che non si sa da dove arrivi, ovvio
Chiudo gli occhi e mi immagino influencer per signore agee, ma mi viene da ridere. Uso lo stesso trucco per occhi, kajal nero, di quando avevo 16 anni, compro abiti in multipli, sempre identici, perché così mi va, non frequento negozi, se non sotto minaccia e ho la stessa capacità di influenzare che potrebbe avere un raffreddore in un mondo di supervaccinati, cioè per puro caso. Vincerebbe sempre il mio pensiero: fate solo quello che vi fa sentire davvero bene, non quello che gli altri vorrebbero per voi. Insomma feegatevene!
I capelli? Quelli vivono in totale anarchia, spettinati
** Non mi pettino mai i capelli all’esterno perché sono sempre spettinata all’interno, è coerenza ** (Fabrizio Caramagna)
Buongiorno