LASSÙ, SULLA MONTAGNA

Ho una piccola casa in montagna, nel nostro Appennino Tosco Emiliano.
È il nostro rifugio, che diventa la mia prima casa con l'avvicinarsi del caldo. Il sole, mi è nemico è il calore di più; la mia pelle, molto chiara,  durante l'estate, tende al rosso terrà di Siena, con sfumature violacee e punti di pois Bordeaux. Cinquanta sfumature di rosso e cento euro di creme varie in farmacia, per poi scoprire che la vecchia "cera di cupra", che usavano nonna e mamma, funziona meglio di tutto; sempre che si riesca a stenderla, visto che ha la stessa consistenza di quell'intruglio che usa la dentista  per prendere le impronte.
Comunque, la piccola casa, con un bel giardino e una esposizione tale, che permette una fresca e continua ventilazione, è la panacea per tutti i mali, miei, estivi e non.  Certo, durante l'inverno, è frequentata in modo costante da mia figlia e dai suoi siberiani da slitta, che sguazzano felici nella neve; il terrier, con i suoi 30 cm al garrese e il suo colore, tende a camuffarsi e a perdersi.
In questi giorni, vorrei iniziare il trasloco annuale e già, causa maltempo, sono in ritardo sui tempi e se fino a poche settimane fa, il giardino aveva ancora la neve e molti indizi di più passaggi di un cerbiatto, ora è il mezzo metro di erba a farla da padrona. Abbiamo avvisato il giardiniere che ci dà una mano, per rasare l'erba e tenere a bada le grandi siepi, di dare il via ai lavoretti, così da non rischiare di dover cercare il peloso anche fra i cespugli, un po' troppo rigogliosi. In fondo è un cane da tana, e temo sempre di vederlo apparire con qualche animaletto fra le fauci.
,
Ora, è ovvio che la casa è più che fornita, ma per qualche motivo, mi ritrovo sempre a dover portare avanti e indietro di tutto e di più. Dai PC, alle coperte che ho portato a lavare in città, alla mia magica pentola elettrica, che da sola tiene mezzo bagagliaio, agli abiti, quelli che si sa mai, possono servire, agli scarponcini da neve, che funzionano anche in città, ma giusto riportarli su, a fare numero, che fra scarponi doposci e da trekking, che non facciamo, potremmo aprire una bancarella al mercato. Poi, mille altre piccole cose, che vuoi mai vedere che possano servire. Libri, no, non ne porto, perché ho una libreria più che fornita e il KOBO con i suoi eBook, mi salva. Almeno questo.

Quest'anno mi ha preso il ghiribizzo di cambiare look alla casa, piccoli accorgimenti, ovvio. Ne ho parlato a mio marito, anzi a lui per il momento  ho parlato solo di quadri da scegliere fra quelli che ha raccattato , durante una delle sue cicliche manie da collezionismo: al resto, penserò una volta che saremo sulle cime, perché non mi risulta che lassù ci siano avvocati divorzisti.
Lui farà comunque il pendolare e la sua auto ha un bagagliaio molto più capiente della mia, per cui mi farò portare quel bel tavolo da giardino, che a quello vecchio deve essere pensionato e anche là seggiolina girevole da scrivania che già ha fatto dei viaggi e poi..
Meglio dire una cosa per volta, molto meglio.

Da oggi le temperature torneranno estive è già mi crogiolo nel desiderio di starmene sdraiata sotto l'ombrellone, scalza, in calzoncini, maglietta, con la sola compagnia di un centinaio di titoli, nel silenzio più totale.
Quasi felicità.















Post più popolari

Immagine
Immagine