FEBBRE, DOLCE FEBBRE

Colpita e affondata. dalla febbre, maledizione.
Che poi una se ne sta bella tranquilla a leggere, dopo aver programmato il da farsi per i giorni successivi, in condizioni di assoluta beatitudine e  si ritrova improvvisamente a battere i denti per il freddo, senza che nulla, nemmeno le famigerate calze di lana di uso montano , una vestaglia in pile e  il termoforo da vecchietta, puntato sul tre, aiutassero un pochino. Oddio, vero che il freddo  in casa, c'era, anche se poi magnanimamente, i vertici condominiali, hanno deciso per la riaccensione della caldaia. Cuori d'oro davvero. 
Dunque,  che sia pure maggio, ma con 5 gradi esterni, vento gelido, pioggia battente, neve a pochi chilometri dalla città, senza contare fiumi in piena, che magari nel discorso vogliono dire poco, ma fate voi, vivere in una città costruita sui canali e circondata da due fiumi che esondano ogni due per uno e meno male che le casse d'espansione svolgono il loro porco lavoro, ma il loro tasso di umidità lo portano pesante:  insomma, un po' di tepore in casa era d'obbligo. 
Per farla breve, dopo averla fatta lunga, i denti battevano per la febbre: niente di che, 38 gradi, ma dato che di norma parto da una temperatura di 35 gradi, averne 38 è febbrone da cavallo. La doc, informata telefonicamente, ha diagnosticato un'infreddatura, come gli altri mille pazienti, che si ritrovava in studio, o da visitare: "vedi un po' il tempo che fa, pretendiamo di stare bene? Prendi la tachipirina, ma se domani stai ancora così, mi chiami e salgo a vederti!". Il mio medico, sta al piano di sotto, siamo amiche e quando, raramente, ha l'ambulatorio vuoto, mi chiama, così che vada da lei a farmi due chiacchiere sulla fugacità della vita.
Ieri la febbre è scesa, oggi è sparita, ma è rimasta quella sensazione di fluttuazione, di ondeggiamento, che fa desiderare il letto, le letture d'antan, quelle quiete, che permettono agli occhi di chiudersi in un sonno ricco di sogni. Ho visto mia mamma, passarmi la mano sulla fronte, portarmi un the caldo, molto zuccherato, invogliamo a berlo e chiedermi se volessi mangiare qualcosa... Mi sono svegliata e mio marito stava spruzzando intorno a me, lo spray con i 40 oli essenziali per disinfettare la stanza, lui, già lui che normalmente è il portatore insano di tutti i virus stagionali
Intanto il the, me lo sono preparato da sola, senza zucchero, che sono pure a dieta. In occasione della festa della mamma, l'amorevole figliola, si è presentata con le rosine, tortine tipiche di una pasticceria del centro, notoriamente famigerate per la loro dolcezza. Ne vado matta, e i ragazzi, pur conoscendo la mia attuale alterazione glicemica, mi guardavano con affetto, mentre gustavo orgasmicamrnte,  una Rosina al cioccolato: peccare una volta ogni tanto è lecito, mica detto si può morire sani e santi, che già non bevo, non fumo e vivo di bacche e radici, più o meno...

Va beh, passerà anche questo periodo starnutevole, torneranno a fiorire le rose, le ortensie; i prati  saranno  verdi e il tepore mi consentirà di continuare a sonnecchiare e sognare ,sdraiata sul lettino, nel mio giardino, cullata dalla brezza montana.

Vado a leggere le previsioni, si sa mai, che mi debba preparare i bagagli. 





  

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