RICORDI MINIMI

Mia mamma preparava le uova colorate da mettere in tavola, il giorno di Pasqua. Usava tingerle, alla vecchia maniera, facendole bollire avvolte in pezze di vari colori. Non si mangiavano, erano semplici decori, una tradizione che si portava appresso dalla sua infanzia veneta.
Non ho mai imparato a farle e un po' mi dispiace.
Oggi ho apparecchiato con una tovaglia di lino, con l'orlo a giorno, fatta a scuola, soprattutto con la collaborazione delle  mie compagne, già che nell'ora di educazione tecnica, ero addetta a leggere ad alta voce e pessima nel cucito; venne poi fatta ricamare da una professionista.
La uso poco, non voglio rovinarla, perché penso alle tante mani, ancora bambine, che hanno contribuito a farla. I punti non sono perfetti e questo me la rende ancora più cara. Ci si può affezionare a un oggetto? Sono poche le cose del mio passato a cui non rinuncerei mai e la tovaglia di lino verde, mi è davvero preziosa.
Il resto oggi, è colore, un pout pourri, che finga la primavera e porti agli occhi un minimo di buonumore.

Buona Pasqua

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