DEDICANDO

STRANI E AMATI GENITORI

I miei sono stati sanamente imperfetti.

Incoerenti, pretendevano e vagheggiavano allo stesso tempo. Cercavano di imporre, ma accettavano.

A ogni festa comandata della nostra età adulta, ma non solo, mia sorella e io ci siamo sentite definire miscredenti dalla mamma, vittima di una religiosità superstiziosa, più che sentita e dal suo amore per i riti.  Poi, ci meravigliò, quando verso la fine della sua vita, scatto in lei un laicismo sconosciuto.
Lasciate, noi sorelle, tranquillamente  ai nostri giudizi, invece, da papà, uomo di più libero pensiero.

Erano perfettamente adorabili, quando, con entusiasmo infantile, e magari il groppo in gola, affrontavano i miei trasferimenti al seguito di mio marito e le inevitabili sempiterne rivoluzioni casalinghe. L'allontanamento mio e della loro nipotina, fu straziante.

Anche di recente li avrei voluti con me, ad affrontare gli ennesimi cambiamenti, attenti solo a fermare l'iperattività della mamma, che qualche danno, o pasticcio,  procurava.

Grazie per avermi sempre appoggiata e per avermi fatta ...così!

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