PRINTEMPS

PRIMAVERA

QUELLA STAGIONE NELLA QUALE TUTTI CORRIAMO ALL'APERTO PER RESPIRARE FINALMENTE UN PO' DI FRESCHE ESALAZIONI DI BENZINA

(cit. Carletto Manzoni)

Bella la primavera, viole e margherite nei prati, piante che sbocciano, una totale fioritura. A terra, ormai non solo foglie morte, ma tanti piccoli petali che cadono dagli alberi già fioriti, accarezzati dalla fresca brezza marzolina.
Primavera cantata e decantata, da poeti e cantautori, dipinta dai più grandi artisti, musicata dai più grandi compositori. Bella, dolce, carezzevole. 

Primavera, che alla mattina ti costringe a sciarpa, berretto e piumino, ma a mezzogiorno, ti fa spogliare e al pomeriggio, mettere in maglietta. Alla sera, va mo' che accediamo un po' di riscaldamento. Passeggi e sembri una, in fase di trasloco: tutto sulle braccia, che man mano che si avanza ci si contorce per togliere un maglione, o la giacca, con manovre tattiche per non lasciare il guinzaglio del cane ed evitare di mettere la borsa a terra, che in pochi secondi, ne trovi due.

Primavera, che quando entri in farmacia senti il clic clac del registratore di cassa, va beh, è metaforico, ormai le casse, non suonano più, ma gli occhi dei farmacisti brillano: gli incassi lievitano.
Antistaminici per le riniti allergiche, colliri, all' acido ialuronico please, per gli occhi che lacrimano, come neanche un pianto liberatorio. "Mi dia qualcosa per il mal di schiena, ho preso, freddo o forse ho sudato, e mi sono bloccata", "Qualcosa per il mal di gola, per favore" e giù una serie di spray, pastiglie, caramelle di ogni genere e gusto. Anche il mal di gola, ha una sua personalizzazione terapeutica, al gusto di fragola o arancia, ma anche di miele, che si sa, il miele è una panacea per tuttti i mali.


  • Primavera 2019, che arriva soleggiata, troppo, dopo un inverno secco e ancora più soleggiato, troppo, davvero troppo, così che il terreno è secco, che nemmeno il deserto intorno a Las Vegas. "Siccità incombente, i bacini idrici sono secchi, si teme per la prossima estate>", titoli ad effetto sulle locandine e tutti lì a guardare se per caso si intravede una nuvoletta, basta anche quella di fantozziana memoria, ma due gocce di acqua facciamole venire, dai.

Primavera molesta, come un bambino capriccioso, bizzosa e amata, sì molto amata… dagli altri.

Etciù, salute, grazie!






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